Quella volta in cui i Commedianti incontrarono Luciana Littizzetto nel Metaverso di Facebook
Secondo la teoria dei 6 gradi di separazione, ogni persona può essere collegata a qualunque altra nel mondo attraverso una catena di relazioni con 4 passaggi: ed effettivamente, tra noi di LaboratorioCom e Luciana Littizzetto, ci sono non più di 4 contatti di distanza. Ovviamente vi starete chiedendo cosa ci unisce all’attrice comica che, ogni domenica a “Che tempo che fa”, cura una divertente rubrica sul linguaggio utilizzato in pubblicità. Per capire cosa ci lega alla Littizzetto (oltre alla nostra ammirazione per la sua intelligenza e ironia), facciamo un piccolo passo indietro, svelando i famosi 6 gradi che da lei ci separano.
Il primo grado siamo noi: LaboratorioCom, un’agenzia di comunicazione che si occupa, tra le tante cose, di gestire i social network per aziende che si affidano alla nostra esperienza. Creare contenuti utili a far conoscere un prodotto o un servizio, e fare in modo che questo sia visto il più possibile su Facebook tramite sponsorizzate, è il nostro pane quotidiano.
Il pane, già, proprio lui è parte fondamentale del secondo grado di separazione: pane e finocchiona per l’esattezza, uno dei piatti creati da Interiora Design, il marchio dell’oste toscano Massimo Lanini, che ha deciso di portare a Bari la scienza culinaria toscana applicandola a panini di carne. Per Interiora, oltre ad aver creato l’intera brand identity, ci occupiamo anche dei social, creando contenuti grafici e testuali per promuoverne le specialità gastronomiche.
Meta, Zuckerberg e la censura alla finocchiona
A questo punto siamo a metà del viaggio che ci separa da Luciana, e qui entra in gioco il terzo grado di separazione: Mark Zuckerberg, fondatore, presidente e amministrazione di Facebook, oggi ribattezzato Meta. Proprio il Meta-verso di Facebook è il luogo di un malinteso, un misunderstanding, il “fattaccio”, come lo chiamiamo noi. Sponsorizzando un contenuto dedicato al panino con la finocchiona, gli algoritmi del primo social della storia dei social scambiano l’ingrediente principale per un’offesa a una categoria e censurano il tutto, bollando come omofobo un post per promuovere un salume.
Nei meandri imperscrutabili di Meta, a legiferare sulla visibilità dei contenuti non sono gli esseri umani, ma un raffinatissimo strumento di calcolo sempre più perfetto, a cui manca però (ancora) la capacità di distinguere un insaccato da un insulto, e che risolve il nodo gordiano della lingua italiana con un unico e insindacabile strumento: la censura.
Della censura si accorge anche il quarto grado di separazione, la giornalista barese Anna Puricella che, dopo aver letto il nostro post di ironica protesta contro i metodi di Facebook, decide di scrivere un articolo su la Repubblica di Bari, lanciando la vicenda a livello nazionale. Il quinto grado di separazione è presto raggiunto, tante testate nazionali riprendono la notizia che diventa un tormentone per giorni: il traguardo è raggiunto.
Il video di Luciana Littizzetto
In prima serata, Luciana Littizzetto, seduta sul tavolo/acquario di Fabio Fazio, racconta tra le risate del pubblico della nostra disavventura e di come il Meta-vocabolario di Facebook contenga una singolare accezione del termine “finocchiona”.
Passati tutti in rassegna i gradi di separazione, che rappresentano le tappe del nostro viaggio nel Meta-verso di Facebook, vi lasciamo al video di Luciana, buona visione!