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L’AI inventa e costringe a un montaggio come quello dei tempi delle pellicole 

Un tempo, il montaggio era un mestiere d’artigianato.

Ai tempi delle pellicole, si lavorava direttamente sui fotogrammi. Si tagliava manualmente la pellicola con le forbici e si attaccavano i frammenti tra loro: così si costruivano le singole scene.
In sala di montaggio, ogni scena veniva passata alla moviola, per rallentare lo scorrimento delle immagini e scegliere l’esatto momento nel quale effettuare il taglio. Era un lavoro lunghissimo, fatto di dettagli e cura dei particolari, di artigianalità sulla singola scena e sul singolo attimo, così da far apparire il prodotto cinematografico uniforme e lineare.

Le epoche passano, le tecnologie si sostituiscono e si superano continuamente, ma la manodopera umana non è mai stata superata, anzi, torna sempre.

L’avvento dell’intelligenza artificiale ha rivoluzionato diversi mestieri, compresa l’arte cinematografica. Il montaggio dei cortometraggi realizzati con l’AI però – colpo di scena – per certi versi assomiglia a quello sulla pellicola. Perché?

Perché l’Intelligenza Artificiale inventa cose che non le vengono chieste, aggiunge alle scene dei particolari surreali, capaci di distruggere lo storytelling e rendere il momento tragicomico.

Un esempio? Mentre realizzavamo il cortometraggio “A flower may grow” (scopri di più qui), nella scena centrale, quando i fiori sbocciano nell’elmetto, un ragazzino in motorino passa sullo sfondo, in un momento di tensione, tra le rovine post apocalittiche.

Che fare? Se i frame precedenti al passaggio del ragazzo sono funzionali al nostro video, la scena si può tenere, tagliare e montare da quell’esatto momento. Se invece la scena è compromessa, è necessario eliminarla e generarne un’altra, con un prompt ancora più preciso. Sperando che l’AI non faccia altri scherzi.

Lo stesso procedimento va adottato quando i software cambiano l’inquadratura o i volti dei protagonisti, quando sformano le mani o dettagli dei visi e degli ambienti.

Ogni frammento di immagine va sottoposto alla moviola, ogni dettaglio va uniformato perché le scene non dialogano tra loro.

Credete ancora che per lavorare con l’Intelligenza Artificiale basti scrivere un prompt e il gioco è fatto?

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