Di tradizioni, di innovazione, di hacking e di brand positioning può essere fatta una strategia di marketing. Come?
Le tradizioni sono dei rituali o dei momenti con un carico valoriale importante nella vita delle persone e delle comunità. Attingere o rinfrescare questo repertorio, può portare a una comunicazione vincente, soprattutto se ci si muove all’interno di una strategia ragionata e creativa.
Brand positioning: il ruolo del locale
Le tradizioni trasmettono valori legati a una comunità, valori forti, riconoscibili e ben radicati. Quando un brand si accosta a queste tradizioni, inevitabilmente brilla di luce riflessa, si lascia conoscere e riconoscere anche attraverso i messaggi che la tradizione sottintende.
Legarsi a una dimensione locale è innanzitutto una via percorribile del brand positioning, e quindi un modo per differenziarsi ed emergere mostrando veracità, ma è anche una conseguenza della globalizzazione. Quando la globalizzazione ha preso piede, la riscoperta di una dimensione locale ha aiutato a comunicare autenticità e vicinanza.
Hacking della tradizione: innovare in un campo immobile può essere d’impatto
C’è un’energia comunicativa e valoriale anche nella rivisitazione e customizzazione della tradizione. La rivisitazione permette ai brand di inserirsi nel sistema valoriale tradizionale e appropriarsi del messaggio che questa trasmette, ma lascia emergere anche la vitalità delle trovate nuove.
Si chiama hacking della tradizione e si riferisce alla strategia utilizzata dai brand per reinterpretare, rinnovare o sovvertire simboli e riti culturali consolidati, per generare attenzione, essere memorabile e posizionarsi in modo unico sul mercato. Questa tecnica sfrutta il carico emotivo e simbolico di tradizioni ben radicate per creare campagne di marketing coinvolgenti.
Il caso IKEA: Lokalt, la collezione solidale e artigianale
“Tradizioni artigianali locali, rivisitate attraverso uno sguardo moderno. Dettagli interessanti che raccontano le storie dei luoghi dove vengono realizzati i prodotti. Le ceramiche sono un tributo al modo di servire i cibi nella tradizione thailandese, i tessili per la casa raffigurano la vita quotidiana ad Amman, mentre fodere per cuscini e tappeti si ispirano all’eredità culturale indiana,” dice Maria O’Brian, Creative Leader di IKEA.
Quando un brand importante e internazionale come IKEA sceglie di associarsi ad oggetti di arredamento della tradizione locale, c’è una chiara intenzione: superare l’accostamento al solo arredamento industriale e restituire un’idea di artigianalità e attenzione al particolare.
Lokalt, la collezione solidale di IKEA del 2021, è frutto dell’ingegno di quattro giovani designer locali di Giordania, Thailandia e India.
Tecniche artigianali a disposizione dei creative leader di Ikea, per realizzare fodere, tappeti, cestini e ciotole. Tecniche e messaggi della tradizione per restituire una dimensione locale e per creare una novità memorabile e spendibile in ottica comunicativa.
E LaboratorioCom?
Non sappiamo ancora modellare la ceramica e poi in periodo natalizio c’è una sola priorità: giocare a carte. Per innovare e allo stesso tempo legarci alla tradizione abbiamo pensato di prendere le tradizionali carte napoletane e immergerle nella cultura barese.
Vi presentiamo le carte baresi di LaboratorioCom.